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A proposito dell' artista

Enrico Fraschetti nasce a Roma nel 1928, attualmente vive e lavora nella provincia di Novara.
Autodidatta, la sua attività artistica ha inizio dopo il pensionamento ovvero circa a fine 1995. La sua attenzione si concentra sull’arte musiva, in particolare sull’Opus Sectile. Approfondisce quindi le proprie conoscenze dei Maestri Cosmati e, rimasto affascinato da costoro, ne studia ed apprende la tecnica. Realizza così numerose opere che espone in mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, e nel 2007 viene insignito dall’Accademia del Marzocco di Firenze del Diploma di Merito al Gran Premio Raffaello Sanzio.
Tra le sue numerose mostre ricordiamo la più recente tra esse, nel 2019 la Personale ad Arona, intitolata “Quadri in tarsia con pietre naturali”. Opere realizzate con la particolare ed antica tecnica in voga sino a fine 300 d. C. denominata appunto Opus Sectile, abbandonata a seguito dell’eliminazione della schiavitù, ma che è stata ribattezzata e ripresa da Enrico Fraschetti con il nome di Opus Nova.
Immagini create utilizzando pietre policrome, soprattutto graniti intagliati e ricomposti secondo precisi disegni. Nel caso di Fraschetti, i suoi quadri riproducono per lo più quelli di celebri pittori quali ad esempio Vincent van Gogh, Picasso, Matisse, Klimt, Modigliani, Hayez ed anche Leonardo Da Vinci al fine di dimostrare come la tecnica dei Marmorari possa ritornare ad essere utilizzata per permettere ai creativi contemporanei di esprimersi in maniera valida ed eterna attraverso i colori, la struttura e le venature della pietra naturale senza obbligatoriamente dover ricorrere ai pennelli.
Appassionatosi sempre più al modus operandi dei Cosmati, ha pensato di dare nuova vita all’Opus Sectile in piccole dimensioni: dapprima in piani geometrici per tavoli, poi creando delle cornici per specchi da appendere alle pareti ed infine cimentandosi in disegni figurativi. A differenza degli artefici romani impegnati nei secoli 12° e 13° in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, Enrico Fraschetti ha optato invece per riprodurre per la maggiore famose tele con l’obiettivo di accertare e sottolineare la finalità pittorica della pietra adoperata a tale scopo.
Opus Nova l’appellativo con cui è noto il suo stile – definito pure della Tarsia granitica multicolore o del Commesso lapideo multicolore e per far rivivere questa tecnica ai giorni nostri ha inventato e costruito gli utensili necessari, avvalendosi della qualifica di Field Enggineer ottenuta negli Stati Uniti.
Enrico Fraschetti ambisce a evidenziare come proprio la pietra (graniti, marmi, travertini, onici, quarzite ecc.), se sapientemente lavorata, sappia restituire in maniera eccellente contrasti di colore, sfumature, sfondi profondi a conferire leggerezza, luminosità e movimento all’elaborato. Egli vuole fare un umile omaggio ai grandi artisti ed eternarli grazie al granito, <<granito che – per sua natura – offre la vera eternità (…) in quanto la pietra, come tale, è eterna! E dunque collocabile in qualsiasi ambiente senza speciali accorgimenti. Copiare alcuni importanti Maestri del passato è dare loro veramente l’immortalità>>.

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