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A proposito dell' artista

Luigi Prevedel, scultore autodidatta trentino, nasce a Cles il 6 novembre 1969.  Studia presso l’Istituto d’Arte a Trento (sezione legno) e lavora per più di vent’anni come piastrellista e carpentiere. E’ nel 2010 l’anno di svolta per l’artista che seppur privo di conoscenza tecnica, decide di scolpire un blocco di marmo di Carrara di 58 quintali. L’incredibile sfida esecutiva e personale rende la realizzazione dell’opera travagliata ma, le sue mani riescono a modellare magistralmente la figura di Stefano Zuech, uno scultore trentino vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo. L’opera esposta per la prima volta nel 2013 all’ex convento di Arsio di Brez (TN), attira migliaia di visitatori, tra i quali il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, che rimane impressionato dalla straordinaria fattura e bellezza dell’opera eseguita dallo “ scultore senza accademia”. La scultura si aggiudica il primo premio della Biennale internazionale di Asolo nel 2014 ed è esposta in occasione dell’Expo Milano 2015 presso la mostra “Tesoro d’Italia” del padiglione Italia, curata dallo stesso Vittorio Sgarbi. In quel periodo la statua viene richiesta anche per essere esposta a Seoul. In occasione della Prima Triennale dell’Arte Contemporanea di Verona, nel 2016, Prevedel realizza una piccola scultura in marmo rosa Portogallo, “Sognando nel Marmo”, in linea con le direttive dell’evento che limitavano il peso delle produzioni a soli trenta chilogrammi. L’opera è oggetto di grande interesse e successo nel mondo artistico.  Nel 2017 scolpisce “La Morte e il Pianto”, opera che immortala nel candido marmo di Carrara il dramma dei profughi che hanno perso la vita in mare, rappresentati dal corpicino esamine del piccolo Aylan. La scultura è concepita ed ideata dall’artista per essere monito della tragedia, motivo per il quale è stata donata al Santo Padre, Papa Francesco, il 13 settembre 2017. Nel 2018 Prevedel realizza una scultura su pietra bianca di Vicenza dedicata al pioniere dell’aviazione Gianni Caproni. L’opera ha un notevole successo acclarato anche dai più illustri critici d’arte ed è esposta presso la cassa rurale di Arco (Trento).  Nel gennaio 2019 termina l’opera “Indisturbata”, scolpita nel marmo rosa di Portogallo ed esposta a palazzo Trentini (Trento), dove riceve uno strepitoso successo. L’estenuante lavoro realizzato completamente a mano e senza l’utilizzo di strumenti elettrici- come del resto vengono realizzate tutte le altre opere dello scultore- ha impiegato l’artista per 10 mesi, durante i quali si è prodigato nel ritrarre un soggetto senza partire da alcuno schizzo preparatorio o abbozzo, né sottoponendo la modella a lunghe ore di posa. Durante il 2019 Prevedel effettua anche la sua unica opera in legno, materiale che non ama lavorare quanto il marmo realizzando un Cristo sulla croce le cui fattezze risultano magistrali. L’opera è visibile a tutti nel paese di residenza dell’Artista.  L’Artista partecipa alla Biennale internazionale RomArt2019 che svoltasi a Roma dal 20 al 24 novembre c.a ove  è stato selezionato, tra numerosi Artisti di tutto il mondo fra i 150 che hanno esposto la propria opera, nella fattispecie la statua dedicata a Stefano Zuech, nei prestigiosi locali dello stadio di Domiziano e del Palazzo Velli in Roma. In occasione della inaugurazione di detta Biennale Prevedel è stato premiato nella sezione scultura attraverso il conferimento del premio “ART BUSINESS” volto alla promozione artistica nazionale ed internazionale delle sue opere ed attività per tutto l’anno 2020 e 2021.   A gennaio del 2020 la prestigiosa Ditta di costruzioni “Mak” di Lavis (Trento) commissiona a Prevedel una importante scultura a memoria della propria famiglia. Per tale opera ’artista incomincia a lavorare un blocco di marmo bianco di Carrara dal peso di 70 quintali.

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