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Arte in Provenza: un vernissage ricco di colore

Pubblicato il1 Anno fa

Giusto a una settimana dall’inaugurazione dell’esposizione “Arte in Provenza” (dal 2 al 6 giugno 2022), organizzata e presentata da Patty’s Art Gallery e da London Partner of Art all’Espace Carte Blanche di Marsiglia, condividiamo con voi i momenti salienti dell’intero evento.

 

Una mostra d’arte contemporanea a Marsiglia

 

Appena entrati a Marsiglia, la città si rivela in tutto il suo patrimonio artistico: ovunque lo sguardo si posi si incontrano i tag, i murales che popolano pareti, porte e qualsiasi vicolo.

Si scopre così il lato vivace, quello più giovane e creativo che fa di Marsiglia il luogo migliore per comprendere quanto l’arte “viva” un posto.

 

   







 

“Cerco di portare gli artisti in luoghi molto interessanti dal punto di vista artistico” spiega la direttrice di Patty’s Art Gallery Patrizia Stefani. “Con ‘Arte in Provenza’ abbiamo raccolto gli ultimi trent’anni di arte contemporanea italiana per portarli qui. L’allestimento non è stato facile per un motivo: gli stili erano diversi e anche i temi trattati. Tuttavia, tutte le opere sono legate da un elemento, nonostante le tecniche e i percorsi completamente differenti. L’elemento in comune è alla base della creazione ed è l’emozione”.

 




  








Una diversità che ben si sposa con l’anima multietnica della città francese e che, a ben vedere, rispecchia il suo estro più creativo.

 

Il catalogo Arte in Provenza

 

“Arte in Provenza” raccoglie in un catalogo, di cui sono state già vendute 500 copie che andranno distribuite in fiere e in studi di settore e affini, l’ultimo trentennio di sperimentazioni.

 













   










 

Sulla copertina la foto di una cerniera. Il motivo? C’è bisogno di ricucire, di tenere uniti i punti di vista, di incontrarsi di nuovo e di confrontarsi soprattutto. Solo così possono nascere nuove sinergie e la ricerca può svilupparsi in direzioni ancora inesplorate. Altrimenti si rischia di elaborare solo discorsi autoreferenziali. Ma questa, a pensarci bene, non è più arte.







Arte in Provenza: uno sguardo sul presente, un passo oltre

 

A chiarire il punto attuale in cui si trova l’arte e in cui versano gli artisti è il direttore artistico Giuseppe Quartieri. “Dalle avanguardie si è passati a una forma di pluralismo, dove l’artista è singolo messaggero della propria arte e della propria interiorità” afferma.

 

“Io ritengo che oggi l’artista incontri una difficoltà cento volte superiore a un artista del 1800 o del secolo scorso, perché se allora l’autore si spingeva a fondo nella ricerca, oggi deve andare oltre il limite e superare sé stesso”.

Oggi fare l’artista non è facile. “Per questo” aggiunge Quartieri, “bisogna fare i complimenti agli artisti che ci tengono ad andare oltre il limite”.

 

 

Hanno esposto ad “Arte in Provenza”:

 

Arkeo

Mariuccia Barbon (Mariù)

Massimiliano Bellinzoni

Piero Boni

Elena Borboni

Alda Boscaro

Ilenia Cannella

Anna Actis Caporale

Silvia Castelli

Luigi Cei

Alessandra Chillè

Maria Beatrice Coppi

Irene Durbano

Giancarlo Fabbi

Matteo Faben

Domenico Fatigati

Francesco Fazio

Rosangela Giusti

Pietro Lembo

Francesco Loliva

Luigi Lucernini (Luce)

Cristina Madeyski

Emanuela Massena

Fabrizio Pinzi

Antea Pirondini

Maria Milena Rocchetto

Rolando Rovati

Caterina Spatafora

Paola Vitaggio

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