Altorilievo 202x162cm. Profondità dai 6 ai 12cm. Peso 25kg circa. Tecnica mista. Terminato 2022.
Altorilievo 202x162cm. Profondità dai 6 ai 12cm. Peso 25kg circa. Tecnica mista. Terminato 2022.
Il modo di fare arte dell’artista è sempre più indirizzato istintivamente a stravolgere le regole, facendo credere all'osservatore che esse rimangano intatte, tradizionali e logiche, invece è un grande "Bluff" da cogliere e capire dalle varie simbologie presenti nell’opera.
In questo ultimo lavoro, che ha impegnato l’artista per diversi mesi, è ancor più evidente questo stravolgimento, fin dal titolo “Primavera”, chiaramente ironico per il futuro dell'umanità.
Apparentemente può sembrare un’opera di stampo classico sia nell'esecuzione, nell'uso dei colori che nell'apparente allegria della parte scenografica. Invece volutamente ha usato la strategia per ottenere il risultato finale arrivando ad un’opera ultra moderna.
Ha pensato alla gabbia tonda dei cartoni animati. Nella sua mente ha ribaltato la situazione e i personaggi, il resto è venuto da sè, come una carta geografica che, srotolandosi, svela.
Il pannello di 2 metri di larghezza prende spunto da quelli religiosi, le Pale degli Altari che troviamo solitamente nelle chiese, ma nel contenuto di religioso non ha nulla, anzi, in certi particolari è addirittura "blasfemo". L'uomo nella sua superficialità è rappresentato con fisico palestrato e attraente, ha tatuato sul torace il volto di Cristo con la corona di spine e diverse croci.
Le dimensioni dei vari elementi compositivi dell'opera sono volutamente irreali. I corpi dell'uomo e della donna sono grandi come quello di un fagiano, come pure il serpente e le farfalle sono fuori misura...e così via per altri.
Luci ed ombre sono spesso casuali e falsate, come pure le prospettive. Unico obiettivo: massimo effetto scenico, esaltato dalla tridimensionalità della materia.
I materiali usati sono molti… tutti accuratamente pensati e ricercati in funzione all’uso, come pure gli strumenti di lavoro: non solo pennelli ma anche trapano e frese di ogni tipo per la definizione delle varie forme, oltre alla fiamma ossidrica per modellare il polietilene del prato e dei due grandi ulivi, le cui foglie in rilievo sono state ritagliate a mano una per una.
Molte sono le simbologie dell'opera: - "Matusalemme", un abete, l'albero più vecchio al mondo, 4800 anni in California, partorito unicamente da Madre Natura. L'antico tempio buddista di Ta Prohm (Cambogia anni 1100-1200) di Tomb Raider, inghiottito e sepolto dalla natura selvaggia in modo spettacolare. Riferendosi invece all'epoca "moderna" (1900): Una grande ciminiera, "ecomostro" simbolo dell'inquinamento. Nello specifico è stato riprodotto in bassorilievo la struttura raffigurata nell’ album musicale “Animals” dei Pink Floyd degli anni 70. Una giostra abbandonata a Cernobyl, simbolo di uno dei tanti errori umani, come pure la bambola spezzata (in primo piano) che sembra dirci: "Anime innocenti un tempo giocavano, ora non più". Emerge dalla nebbia l'albero artificiale dell'Expo di Milano, chiamato "Albero della vita", ma che di vita non ha nulla. Il cancello a metà prato, al centro, è aperto. Gli animali vagano liberi, come pure le farfalle in primo piano, che ne sono il simbolo. La proprietà privata non esiste più, come dimostra il cartello piegato a terra. E neanche la caccia sportiva, come sbeffeggia l'uccellino posato sul fucile conficcato nel terreno. I due grandi ulivi si contorcono fino a creare una gabbia naturale, dando vita ad una specie di piccolo "zoo umano", come recita l'insegna appuntata sulla struttura in primo piano. Questa scena rappresenta appunto la natura che stritola ed avvolge la cupidigia umana. I due angeli neri, maschio e femmina, ne sono la chiara rappresentazione. Giocano con i cellulari dondolandosi beatamente sull'altalena, stereotipi protagonisti e vittime del consumismo occidentale, fatto di cose sempre più superflue, ritenute ormai indispensabili (vedi le banconote e le marche dei pacchi regalo ai loro piedi, status symbol di una società malata, alla deriva, ormai priva di valori spirituali. Anche il serpente della tentazione e il topo che gira indisturbato sul bordo della gabbia (ritenuti dall'uomo esseri ripugnanti) si riappropriano del loro ruolo primario di animali liberi.
E’ una vera e propria rappresentazione della rivincita dell'istinto animale sulla ragione umana dove anche il tempo, (simboleggiato dai vari orologi sparsi qua e là) viene inghiottito da Madre Natura. Gli animali sono i protagonisti ideali di un mondo nuovo, più giusto, più libero.
Scheda tecnica
- Orientamento
- Orizzontale
- Altezza
- 162
- Larghezza
- 202
- Anno
- 2022