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A proposito dell' artista

Francesco Fazio è nato a Catanzaro nel 1959, ma vive a Gerenzano e ha il suo laboratorio a Saronno.

 È all’età di 15 anni che impara a lavorare ferro ed acciaio, diventando presto esperto fabbro e forgiando soprattutto cancelli, porte, finestre ed inferriate. A seguito della crisi dovuta alla recessione mondiale verificatasi tra il 2007 ed il 2013, al fine di porsi al passo con i tempi, nel 2009 Francesco frequenta un corso per l’innovazione proposto dalla Compagnia delle Opere (proprio di Saronno). Ciò è quanto costituirà un’importante ed inaspettata svolta per l’uomo, che si reinventa artista del design e dell’arredo per giardini. Ed è così che Francesco Fazio è ora noto altresì per il suo apprezzatissimo e felice dedicarsi alla lavorazione dell’acciaio COR-TEN. Acciaio, questo, caratterizzato da elevata resistenza meccanica e alle condizioni atmosferiche, e dall’inconfondibile colore ruggine che è una delle caratteristiche distintive delle sculture dell’ormai lombardo d’adozione. Opere, quelle di Francesco, destinate per lo più ad ambienti esterni. Molto richiesti pure sui set fotografici di prestigiose riviste i suoi eleganti specchi, armadietti, lanterne, sedie – i quali necessitano di una minima manutenzione grazie appunto al fatto che l’acciaio COR-TEN si auto-protegge dalla corrosione elettrochimica, mediante la formazione di una superficiale patina compatta passivante. Ogni oggetto realizzato da Fazio è raffinato ed unico. Da ogni sua creazione emerge con chiarezza il desiderio dell’artista di rendere gradevole il circostante e di ricercare il Bello nell’armonia dei particolare, come anche tuttavia nell’essenziale e nelle forme “pulite”. Francesco è in tal modo che dà libero sfogo alle sensazioni da lui provate e vissute, per mezzo del diretto contatto con la materia su cui le imprime. Il gerenzanese è poi una persona che sente forte l’esigenza di fare del bene al prossimo e, non a caso, non da ultimo ha messo all’asta “Heart and Soul / Cuore e Anima” con l’obiettivo di raccogliere fondi per aiutare la Caritas a gestire l’emergenza Coronavirus e tante famiglie nel Saronnese. Scultura, la detta, che nel 2019 è stata esposta a Miami su invito di Vittorio Sgarbi. Stati Uniti dove non è insolito trovare Francesco Fazio, poiché vi si reca spesso per commissioni ed ingaggi. Ad oggi egli collabora inoltre con diversi architetti e trova ciò parecchio stimolante ed appagante poiché, ha affermato, <<(…) oltre alla mia manualità, metto in campo la mia creatività>>. Creatività e poliedricità che ogni Natale, con orgoglio, testimonia nel presepe vivente dove immancabilmente sorprende grandi e piccini, mostrando loro la sua maestria con i metalli incandescenti. Mosso dall’irrefrenabile urgenza d’indagare il vuoto e lo spazio intorno, non di meno Francesco Fazio si dice consapevole della sostanza e cioè della forza di ciò che costituisce tutti i corpi sensibili e ne determina la massa e la reale estensione: l’equilibrio tra le parti, difatti, è quanto questi non si stanca mai di cercare – un equilibrio e una delicata proporzione ossia fra testa, mani e cuore. E in codesto proposito pare davvero essere riuscito, come confermato dalle numerose mostre ed eventi di successo che lo hanno visto protagonista. Solo per citare alcune applaudite occasioni alle quali ha presenziato, ricordiamo la Biennale di Roma 2016 e  la personale Arte e Design nel 2015. Infine ancora la partecipazione alla Settimana della Moda Milano 2013, al Salone Internazionale del Mobile Rho 2012 e la sua straordinaria esposizione nelle Sale del Carrousel, nel Palazzo del Louvre, nel 2014.

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